[Comunicazione INFORM] - “Italoamericani oggi. Oltre 100 anni di amicizia tra Italia e Stati Uniti”, questo il titolo della conferenza promossa dal senatore Marco Perosino (FI), presso la sala caduti di Nassiriya del Senato, e moderata dal direttore di Radio Parlamentare Cristina Del Tutto. Tra gli organizzatori Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni; tra i partecipanti Robert Bianchi (Presidente nazionale dell’OSDIA), Carmelo Cutuli (Fondatore e Past President del Capitolo di Roma dell’OSDIA), Paolo Quattrocchi (Co-fondatore e Vicepresidente del Capitolo di Roma dell’OSDIA), Justin Smith (Direttore Amministrativo dell’Order Sons and Daughters of Italy in America), Gianni Lattanzio (Presidente di Confassociazioni International).
“L’argomento di oggi è attuale perché gli italiani in America hanno contribuito molto alla costruzione di quella società. All’epoca c’era un mondo da costruire”, ha spiegato il senatore Perosino evidenziando come oggi i nostri connazionali siano invece per lo più artefici del mondo dell’economia, della cultura e della politica. Perosino ha ricordato l’importanza dell’associazionismo per mantenere costante questo legame tra collettività emigrate e Italia. Carmelo Cutuli ha voluto sottolineare che l’intero mese di ottobre è dedicato al patrimonio culturale italo-americano che coinvolge oltre 26 milioni di cittadini americani di discendenza italiana. Cutuli ha ricordato la figura del siciliano Vincenzo Sellaro laureato in medicina a fine ‘800. Andò via dalla Sicilia e arrivò a Ellis Island: fu il cofondatore di una struttura ospedaliera in lingua italiana perché capì che gli italiani non potevano essere assistiti in una lingua che non conoscevano. Identificò le società di mutuo soccorso come qualcosa che poteva dare di più: ne propose pertanto la riunificazione. Nel 1905 a New York la grande organizzazione nacque col nome di Sons of Italy. “Sarebbe bello se una strada di Palermo fosse dedicata a questa figura”, ha auspicato Cutuli.